23 Mar Aleurocanthus spiniferus
Aleurocanthus spiniferus Aleiroide nero o spinoso degli agrumi
Classificazione e piante ospiti Classe: Insetti
Ordine: Rincoti
Sottordine: Omotteri
Famiglia: Aleurodidi o Aleirodidi
Genere: Aleurocanthus
Specie: A. spiniferus (Quaintance) Piante ospiti: Agrumi.
Identificazione e danno
L’Aleurocanthus spiniferus è un aleirodide tropicale diffuso in Africa, Asia e Australia. Per quanto riguarda l’Italia, la sua segnalazione risale al 2008 in Puglia per poi diffondersi a nord arrivando fino in Emilia Romagna . Gli adulti di questa specie non sono abili volatori, ma la diffusione può essere operata dal vento sulle distanze più o meno brevi, ma sulla lunga distanza viene coinvolto lo spostamento di materiale vegetale infestato.
L’attività di alimentazione causa un danno diretto e indiretto che conducono al disseccamento della vegetazione con conseguente caduta degli organi fotosintetici ( foglie ) e nei casi più gravi alla morte della pianta colpita. A Roma è presente in quasi tutti i giardini e i parchi sia di ville storiche sia lungo le strade della città, facile da notare perchè le foglie diventano molto scure, nere e cadono precocemente. L’Aleurocanthus spiniferus predilige gli agrumi ma si ritrova spesso anche su molte piante
ornamentali come rose, edera, piracanta, ligustro e su piante da frutto come vite, melo, pero, kaki, nespolo, ecc. In relazione alla sua pericolosità perchè polifago e per la velocità di diffusione è inserito nelle liste degli insetti da quarantena EPPO A1 (Organizzazione Europea per la protezione delle piante) e nell’elenco delle piante per le quali è proibito l’ingresso e la diffusione in Europa (EU-ANNEX II/A1 ) .
Ciclo biologico
A. spiniferus è un insetto polifago, per lo meno nelle zone di origine, ma nei nostri ambiente mostra una spiccata preferenza per le piante del genere Citrus. Le forme giovanili di questo insetto svernano come neanide sulla pagina inferiore della foglia dove mediante stiletti boccali pungono i tessuti vegetali sottraendo linfa e producendo escrementi zuccherini che imbrattano le piante attaccate determinando lo sviluppo di fumaggini. Le neanidi si possono osservare come macchioline nere ellittiche contornate da un alone bianco ceroso dentato. Gli adulti sono provvisti di ali e possono spostarsi per brevi distanze su altre piante ospiti.
Il numero delle generazioni annuali è variabile in funzione dell’andamento climatico ( generalmente 3 generazioni ).
Danni
Dalla digestione della linfa vegetale vengono eliminati gli zuccheri sotto forma di melata, un substrato nutritivo ideale per i funghi saprofiti che facilmente possono proliferare come fumaggine ricoprendo la vegetazione con uno strato nero polveroso costituito dal micelio del fungo che, crescendo, formerà una crosta aderente. I danni principali sono indiretti a causa della riduzione degli scambi gassosi e della superficie fotosintetica delle foglie che influenzerà negativamente l’accrescimento della pianta e la produzione, inoltre i frutti colpiti da fumaggine subiscono forte deprezzamento quando giungono sul mercato.
Lotta
Trattandosi di un insetto da quarantena è necessaria la prevenzione ed i primi passi per una corretta gestione se questo è possibile sono:
-potare le parti malate ed evitare il trasporto al di fuori dell’area infestata,
– bruciare i resti di potatura direttamente in loco,
– spazzolare i vestiti se si è entrati in contatto con piante attaccate.
Nel caso specifico essendo le piante completamente ricoperte da melata e fumaggine si consiglia di ricorrere a lavaggi delle piante con uso di prodotti detergenti tipo SDM Biogard. SDM è un concime potassico specifico per applicazioni fogliari. Per le sue caratteristiche, possiede una notevole azione tensioattiva e detergente. È composto da sostanze di origine naturale
completamente biodegradabili, non inquinanti e innocue per l’ uomo e l’ambiente. Le proprietà detergenti di SDM permettono inoltre di ripulire le piante dagli essudati organici ( melate ) di molti insetti dannosi . Non danneggia gli ausiliari ( insetti utili ).
Dopo il trattamento detergente occorre applicare prodotti fungicidi come la Poltiglia Bordolese, un rimedio ammesso in agricoltura biologica a base di solfato di rame e calce efficace contro molte malattie funginee e alcune batteriosi. In seguito si possono seguire due percorsi, il controllo mediante l’uso di prodotti chimici ( Presidi sanitari ) o il contenimento svolto mediante l’introduzione di nemici naturali parassitoidi(ausiliari o insetti utili ). I metodi curativi chimici prevedono l’uso di insetticidi ( tipo Admiral gold, Juvinal gold, Lascar o Movento) ma sono prodotti spesso tossici che possono essere usati solo da personale esperto in possesso del patentino e in ottemperanza alle norme di sicurezza e non sono utilizzabili in luoghi pubblici ( salvo deroghe ) oppure gli oli minerali di uso più facile e sicuro.
Si possono comunque impiegare anche insetticidi come Abamectina, Clorpirifos, Deltametrina e Spirotetramat, registrati su altri Aleurodidi.
Ricordiamo che questi aleurodidi possono sfuggire ai trattamenti fitosanitari sia per la comparsa di fenomeni di resistenza dovuti alla velocità di riproduzione sia perché colonizzano la pagina inferiore della foglia e sono difficilmente raggiungibili dagli insetticidi.
Per una lotta biologica si può applicare l’Azadiractina, un insetticida naturale estratto dalla pianta del Neem e per vaste aree si può eseguire un monitoraggio degli adulti con trappole cromotropiche gialle.
Come strategia di lotta biologica è sempre buona norma mantenere una biodiversità ecologica permettendo ai nemici naturali di controllare il fitofago. Il contenimento di questo aleirodide è svolto da alcuni nemici naturali essenzialmente di tipo parassitoidi appartenenti alle famiglie Afelinidae e Platigastritidae, tra cui Amitus hesperidum e Encarsia smithi (imenottero) e Clitostethusarcuatus (coccinellide) ; efficaci ma il cui uso è impedito dalla Direttiva Habitat contro l’introduzione di specie aliene. Recentemente l’attenzione si è rivolta verso l’utilizzo della coccinella Delphastus catalinae, un predatore di origine americana (ma già acclimatato in Europa e presente in Italia) che sembra essere molto più efficace rispetto ai parassitoidi. Per maggiori informazioni contattare il servizio tecnico di Bioplanet srl a Cesena .